Del Portus Iulius si iniziò a riparlarne alla fine dell’ultimo conflitto mondiale, grazie alla fotografia aerea e alle prime foto effettuate dal pilota, nonché subacqueo, R. BUCHER, le quali mettevano in risalto la topografia del grande complesso portuale che si estende su una superficie di circa dieci ettari.
La fotografia aerea ha avuto il merito di sensibilizzare studiosi e Soprintendenza, quest'ultima, in seguito alle immagini aeree, ha emesso i primi provvedimenti di tutela avviando alcune campagne subacquee finalizzate sia al rilievo diretto sia allo studio del grande complesso portuale.
Il rilievo e lo studio diretto delle strutture, per il momento, ha interessato solo la parte Est del complesso e più precisamente la parte antistante il “Lido Augusto” che consistono in:
La stragrande maggioranza del complesso, purtroppo, non è stato ancora oggetto di rilievo, tutte le elaborazioni grafiche sono state ricavate da foto-interpretazioni.
La scarsezza dei mezzi finanziari della Soprintendenza, il limitato numero di archeologi subacquei, il disinteresse delle autorità locali, non ha permesso fino ad oggi la continuazione dei rilievi diretti.
Certo, il lavoro è enorme, ma la competenza e le capacità dei nuovi archeologi subacquei, riuscirà a dare quella spinta necessaria e a trovare quelle risorse che permetteranno di completare, in pochi anni, lo studio diretto e il lavoro grafico-topografico del Portus Julius.
Nicola SEVERINO